Michele Pontrandolfo
"Sono andati più uomini sulla Luna che uomini soli al Polo Nord"
Oceano Artico 2011
Siamo ormai giunti al 19 luglio del 2010 e fra meno di un mese festeggeremo la metà dell’estate ed il calendario segnerà 15/08/2010 ovvero da quel giorno al 31 di dicembre passeranno solamente circa 4 mesi…che dire…il tempo realmente vola, ed anche abbastanza veloce.
È ancora limpido il ricordo sia negli occhi, sia nella mente, sia nel corpo, di quelle lunghe e gelide giornate che mi vedevano impegnato sull’Oceano Artico, dove al traino di due slitte, cercavo con tutte le mie forze di raggiungere il 90° grado di latitudine nord. Purtroppo a causa della rottura inaspettata dello scarpone sinistro, la traversata dell’Oceano verso il Polo Nord ebbe un rallentamento a tal punto che dopo 52 giorni fui recuperato da un aereo partito da risolute Bay.
Da quel giorno sono ormai passati 3 mesi.
Ora ho ripreso l’allenamento dopo un periodo di riposo quasi forzato dovuto anche alla causa di un inizio di congelamento al piede destro, ma ho ripreso con buon auspicio, l’organizzazione della prossima spedizione polare che non vi nascondo, avrà il medesimo obiettivo ovvero quello di ritornare nel Nunavut e quindi ritentare la traversata verso il Polo Nord geografico, sempre da solo e sempre con partenza da Ward Hunt, come quest’anno.
Una mia scelta, un modo personale di vivere appieno ed in certi versi privatamente, le emozioni che l’ambiente polare mi può dare.
In questi giorni di caldo afoso, ho ricordato con nostalgia il freddo polare, ma devo anche dire che sopportare i 40 gradi sopra lo zero è indiscutibilmente più semplice rispetto i – 40. Vuoi per la posizione geografica in cui noi italiani ci troviamo più vicina all’equatore, vuoi per la rassegnazione a questo aumento incontrollato della temperatura terrestre, fatto sta che comunque viviamo, lavoriamo e anche ci esponiamo al Sole per la classica tintarella.
40 gradi sotto lo zero sarebbero più impegnativi da sopportare fisicamente, se poi ci aggiungiamo l’umidità potrebbero diventare per molte persone anche mortali.
Come dicevo sto riorganizzando la spedizione al Polo Nord per l’anno 2011. Ho ripreso gli allenamenti settimanali sotto il vigile controllo di un amico e preparatore atletico, Luigi Grando. Un caro ragazzo che dedica tutto il suo tempo allo sport e allo studio di nuove tecniche di apprendimento delle arti motorie.
La mia ottima preparazione fisica la devo principalmente a lui.